Archivio mensile:giugno 2014

giovedì 3 luglio: havah

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Camorani Michele è un ometto ormai. Quando l’ho chiamato a Musica Sigillata, due anni fa, l’ho dovuto praticamente inseguire via mail, ho preso lezioni di stalking e l’ho costretto a presentare il primo disco di HAVAH in versione semi-acustica, cosa che lui non voleva assolutamente fare perché era convinto che avrebbe fatto schifo. Poi invece è stato bello e sono arrivati anche i vigili e i carabinieri dopo due ore che aveva finito. Il 25 aprile scorso si è seduto al tavolino di un bar di vecchi e – con una faccia da amico che ti ha rubato la ragazza – mi ha confessato che la data che avevamo concordato per quest’anno sarebbe saltata perché doveva andare in Cappadocia ma io gli ho detto che non c’era problema e che sarebbe potuto venire a luglio. Lui mi ha risposto “ma farà caldissimo” e io replicato “Esatto”. Quindi, niente, giovedì 3 luglio, HAVAH, che ha fatto uscire un altro disco del cristo, arriva a musica sigillata. Stavolta la formazione è a sorpresa. L’orario, invece, è sempre quello. Il posto anche. Alle 20.00, minuto più minuto meno ma meno che più se vuoi stare sereno. Caffè Rubik di Via Marsala 31/d.

Come diceva mia nonna, i bicchieri di cristallo sono nel mobile dove c’è la candela a forma di Berlinguer.

GIOVEDÌ 26 GIUGNO: URALI

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Questo ragazzo – che tu dici, “ma che faccia simpatica, con questi occhialoni, cosa fa? che è? un programmatore di software? Un campione di Street Fighter in pensione?” – è Tonelli Ivan, la mente che sta dietro a Stop Records e nuovo acquisto dei Cosmetic ma soprattutto un chitarrista del cristo e della madonna, che ha fatto un progetto mostruoso, che si chiama Urali ed è una cosa di una bellezza davvero rara, che suona come una cascata di note di riverberi e poi a un certo punto arriva un’esplosione satura che è tutta chimica e geografia. Inoltre, egli è un bravissimo ragazzo dallo spiccato accento romagnolo che non sono mai riuscito a vedere dal vivo, perché – quando ha suonato qui a Bologna – sono arrivato che già aveva messo la chitarrina nella custodia e parlava con una ragazza che sosteneva di essere davvero molto bella. Ad ogni modo, Urali arriva giovedì 26 giugno a Musica Sigillata, nell’ennesima data in cui il fonico Andrea Melega ci abbandona giustamente per andarsi a guadagnare il pane. Il che pare piuttosto comprensibile. Quindi, dopo l’irreale data di Sleeping Tree, in cui la gente stava zitta e persino le macchine rallentavano, Urali ci porta la propria massiccia presenza al Caffé Rubik di Via Marsala 31/d. Alle 20.00 ma anche prima non ci offendiamo.

Vai col  copiaincolla: “se sei tra quelli che hanno offerto 10 euro per la causa di Musica Sigillata, presentando la ricevuta della tua donazione – anche sullo schermo del tuo avanzatissimo smartphone – avrai diritto a un drink omaggio gentilmente offerto da Edoardo Schiazza. Ecco”.
Sai che c’è? Che una volta ho visto un granchio uscire da quel buco.

lunedì 16 giugno: the sleeping tree

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Allora, non è che tu, fonico Andrea Melega, mi arrivi un giorno e mi convinci a rifare Musica Sigillata, offrendomi le tue prestazioni a titolo gratuito e poi pensi che sia finita qui. Tu prendi il tuo bel computerino, ti fai le tue ricerchine e mi proponi dei musicisti coi quali vorresti condividere i mille gradi che caratterizzano l’interno del bar mentre egli suona e il pubblico fuori si sventola con ventagli di fortuna, le ambulanze rallentano per controllare i primi casi di svenimento e i vicini compongono il numero dei carabinieri perché infastiditi dal fatto che la gente si diverta in maniera alternativa alla partita di calcio in televisione. Che ci sono i Mondiali e solo una cosa dobbiamo fare. Comunque, è così che Andrea Melega mi ha detto di chiamare The Sleeping Tree. Poi, non è che tu mi dici una cosa e io la faccio, altrimenti, ad ascoltare Schiazza, avremmo Peppino Di Capri, un giorno sì e uno no. Comunque, io, questo Giulio Frausin, l’albero che dorme, me lo sono andato ad ascoltare e mi è talmente piaciuto che l’ho chiamato senza neanche fare finire la canzone. Lui ha detto ok. Poi Simone de La Tempesta ha detto ok. Insomma, tutti hanno detto ok. E lunedì 16 giugno, dopo il nubifragio previsto dal meteo, The Sleeping Tree – già bassista nei Mellow Mood (e quindi questo concerto è la cosa con meno gradi di separazione dal reggae che vedrete mai in vita vostra a Musica Sigillata) e che ha fatto uscire per La Tempesta, appunto, questo disco che si chiama “Painless” – arriva a Musica Sigillata, al Caffè Rubik di Via Marsala 31/d. Suonerà, Rosanna Moschetta permettendo, alle 20.00 o giù di lì. E se arrivate prima, olè.
E, amico distratto che mentre parlo ti volti a guardare i graffiti di gesù, ti ricordo che – copiaincolla, aiutami tu – “se sei tra quelli che hanno offerto 10 euro per la causa di Musica Sigillata, presentando la ricevuta della tua donazione – anche sullo schermo del tuo avanzatissimo smartphone – avrai diritto a un drink omaggio gentilmente offerto da Edoardo Schiazza. Ecco”.

 

Ho fatto un sogno strano stanotte. In un supermercato facevamo una gara sui carrelli. Al terzo giro, ti ho superato. In prossimità dei corn-flakes.

giovedì 12 giugno: caso

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A parte il fatto che ha la faccia di uno che assomiglia tantissimo a qualcuno che conosci, Caso è un cantautore che mi fa pensare a quelle persone che vivono in zone non necessariamente disagiate ma che non offrono quasi niente da fare e che quindi ti spingono a scrivere canzoni sugli universi che hai costruito tra lo stomaco e la pupilla. L’anno scorso, Renzo Picchi, in arte nel dubbio, mi ha tirato fuori una serie di nomi bizzarri e tra questi c’era anche Caso, che io avevo già in mente di chiamare. E infatti, Caso, lo avevo già chiamato, solo che poi il nostro accordo si era perso nell’etere e così ce ne siamo dimenticati entrambi. Poi invece, quest’anno, improvvisamente, ce ne siamo ricordati e giovedì 12 luglio, Caso – che ha fatto un disco per To Lose La Track che si chiama “La linea che sta al centro” – arriva a Musica Sigillata. Ci vuoi essere? Se ci vuoi essere, è meglio che tu arrivi intorno alle 20.00 al Caffè Rubik di Via Marsala 31/d, perché – guarda un po’ – lui comincia a suonare proprio alle 20.00. Se poi arrivi prima, è anche meglio.

Sappi che se sei tra quelli che hanno offerto 10 euro per la causa di Musica Sigillata, presentando la  ricevuta della tua donazione – anche sullo schermo del tuo avanzatissimo smartphone – avrai diritto a un drink omaggio gentilmente offerto da Edoardo Schiazza. Ecco.
Il pollaio, dietro il granaio, dietro il letamaio, sotto il solaio. Eì  che ho nascosto quella scatola di perle per i porci.

venerdì 6 giugno: his clancyness

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Una delle prime cose che ho chiesto a Jonathan Clancy nella mia vita è stata di rilasciarmi una sorta di intervista per la mia testi di laurea. Lui, al tempo, suonava nei Settlefish e quindi ci siamo incontrati in Piazza Santo Stefano – il che non è bizzarro, visto che il mio relatore lo incontravo principalmente al Club Eurostar della stazione di Bologna – e infatti, nella registrazione di quella chiacchierata, ci sono tantissimi rumori di fondo, tipo bambini, campane e cose così. Poi, è stato un continuo e io ancora non capisco perché lui continui a rispondermi. Tipo, dovevo fare un articolo sui gruppi della cosiddetta scena indipendente a Bologna e chiedevo a Jonathan. Dovevo fare passare qualcosa in radio e chiedevo a Jonathan. Avessi avuto bisogno di un barbiere, forse avrei chiesto a Jonathan. Comunque, lui credo mi abbia chiesto due cose in totale: se riuscivo a procurargli un biglietto per il concerto degli Smashing Pumpkins a Roma e se conoscevo qualcuno che affittava un furgone. Ah no, forse una volta mi ha chiesto anche quanto costava una sala prove e se c’era posto. Comunque, io per non rimanere indietro, da tre anni, dall’inizio di Musica Sigillata, gli chiedo se vuole venire a suonare a Musica Sigillata con His Clancyness, quando ancora His Clancyness non aveva la forma che ha adesso. E lui, che è evidentemente una persona molto disponibile ma anche molto impegnata, mi ha sempre detto di sì. Solo che non ci siamo mai riusciti, per un motivo o per l’altro. Ora che magari poteva dirmi “ma tu sei fuori, hai presente che His Clancyness ha fatto uscire questo disco, Vicious, per Fat Cat, un disco che tantissime persone hanno dichiarato disco dell’anno 2013, mi faccio date un po’ ovunque, ho le insegne con le lampadine sopra i teatri, sto per diventare baronetto”, ora che insomma His Clancyness è un progettone che tutti conoscono – un po’ come era già successo per A Classic Education ma ancora di più – ora ci siamo riusciti. E venerdì 6 giugno, una data che vedrà di nuovo il sottoscritto sigillato sullo sfondo, vista la mancanza di Melega, fonico ufficiale dell’edizione 2014, a cercare di dare un suono umano al concerto, His Clancyness arriva a Musica Sigillata. L’indirizzo è sempre quello: Caffè Rubik, Via Marsala 31/d. L’orario anche: ore 20.00, minuto più, minuto meno. Quello che cambia è che abbiamo raggiunto la quota del crowdfunding. Quindi magari rimanete un po’ di più, così brindiamo in bicchieri di plastica.

Se anche tu vuoi chiedere qualcosa a Jonathan, componi il numero, spingi il tasto focena e resta in linea.

DENTRO C’è posto per tutti

Niente. Non ci credevamo nemmeno noi. E invece ce l’abbiamo fatta. Pertanto, la prima cosa che faremo sarà stampare il manifesto con i nomi dei nostri sponsor. Che sono questi.Locandina Musica Sigillata Giugno 2014

Naturalmente, cominceremo a pensare alle ricompense. Da domani, vi spieghiamo come, quando e perché. Intanto vi diciamo grazie. Che a noi della Festa della Repubblica interessa in giusto. A meno che non sia la Repubblica Sigillata di Via Marsala. Venerdì 6 giugno c’è His Clancyness – ora lo scrivo bene – e magari stappiamo una bottiglia di tamarindo.

GRAZIE.

Musica Sigillata.