Archivio mensile:Maggio 2015

giovedì 4 giugno: ed + valentina d’accardi @ piede pernod n.5

Copertina 4 giugno

Valentina D’Accardi nuota molto bene. Forse è per questo che, la prima volta che l’ho vista – dopo averla ammorbata insieme a Marco Boccaccini con una discussione prevalentemente senza senso su “L’Albero della Vita”, ho aggiunto il carico da novanta – non so se si dice così, non sono un appassionato di carte – parlandole della piscina e di come è bello e salutare nuotare, una cosa che ti fa sentire davvero bene, ti toglie i pensieri, specie se ti fissi sulla linea blu che sta sul fondo, e insomma tutte queste cose che lei sapeva benissimo e di cui, presumibilmente, non gliene poteva fregare meno. Però, quello che io non sapevo, allora, era che Valentina D’Accardi è una fotografa bravissima. Ma brava davvero. Di quelle che adesso che c’è Instagram e tutti si sentono bravi, perché mettono un filtro alla foto che hanno fatto al loro calzino bucato e sembra che abbiano fatto la foto del secolo, una di quelle che quando vedi le sue foto, che si sviluppa pure da sola, dovresti cancellare instagram e tutte le applicazioni che hanno il simbolo della macchina fotografica e andare a studiare. Capra! A Piede Pernod numero 5, sulle pareti del Pastis, Valentina porta – con una scelta del tutto pertinente, visto che siamo a Bologna, se non l’avessi notato – una serie di scatti di Bologna stessa, tratti da un lavoro sul Fiume Reno e sui luoghi dimenticati, commissionato dall’IBC Emilia Romagna, già esposti a Rimini a settembre scorso. Le fotografie sono state sviluppate e stampate dall’artista, poi colorate a mano con interventi a fiamma libera.

Poi invece, davanti a questi scatti e si spera anche a te, c’è ED, uno che, se riesci a vederlo, dietro i tatuaggi, prima cantava in inglese ed era bravo. Ora canta in italiano. Ed è bravo lo stesso. Oltretutto, è probabilmente anche l’artista più citato della storia, almeno nella lingua di Dante, da quando si è deciso che la ‘e’ e la ‘e’ – audace, eh – una davanti all’altra stanno malissimo e allora si è pensato di introdurre la consonante che salva il culo a tutti. Ecco. Insomma, alla fine ED è una congiunzione ma anche Marco Rossi, un nome che, se ci pensi, è comune come la congiunzione di cui sopra e che uno dice “Ma non si poteva scegliere uno pseudonimo un po’ meno ordinario?”. E invece no. ED. Che viene a Piede Pernod a suonare, tra le altre cose, il suo disco “Meglio soli”, il primo in italiano, uscito per Tirreno Dischi e Audioglobe, soffice coma quelle torte di cui non impari mai la ricetta. Poi, vabbé, ED e Spadina Stufina tutta la vita.
Tutto ciò accade giovedì 4 giugno al Pastis di Via Belvedere 7, di fronte al Mercato delle Erbe. Forse per l’ultima volta. Quindi, vedi tu. Si comincia intorno alle 20.00
Valentina D’Accardi è in mostra a Bologna anche nell’ambito di “Hestia – la dimora, cinque artiste e una divinità“, a cura di Maura Pozzati, in corso fino all’11 Giugno presso l’Associazione Culturale Abc, in via Alessandrini 11, aperta dal martedì al sabato dalle 17,30 alle 19,30.
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martedì 19 maggio: any other + “ritrattinals” di livia massaccesi @ piede pernod n.4

Copertina 19maggio

Bene, senti questa. Adele faceva parte di un duo che si chiamava come una canzone dei Cure e io una volta le ho chiamate, le Lovecats, quando ancora non avevano praticamente fatto niente e, porca miseria, è stato bello, anche se erano vestite come due senzatetto per combattere l’influenza che le stava lentamente uccidendo. Poi, non a causa dell’influenza, Adele è rimasta sola e ha messo in piedi questo progetto nuovo, che si chiama Any Other ed è una di quelle bombette che piacciono a Enzo Baruffaldi di Polaroid, con una grazia e un gusto della composizione e della melodia che, giustamente, un nome come Adele rappresenta bene. Non so perché. Però è così. Troppo serio, vero? La rifaccio? No? Sicuro? Ok.

Livia Massaccesi, invece, fa l’illustratrice e la designer e adesso che This is not a Love Song – quel progetto delle canzoni d’amore disegnate in formato cassetta – ha fatto parlare tanto e tanto farà parlare ancora, Livia che ha fatto? È stata incaricata di creare dei ritratti di cantanti italiani in questo suo stile molto grafico  e così è nata “Ritrattinals” una serie di adesivi che però arrivano al quarto appuntamento di Piede Pernod sotto forma di megaposter che, bim bum bam, ti puoi comprare e appendere in cameretta. La data è il 19 maggio. L’orario del concerto e del vernissage intorno alle 19.30. Poi la mostra rimane per due settimane al Pastis di Via Belvedere. Da segnalarsi che Livia Massaccessi ha anche avuto il buon cuore di regalarci la copertina dell’evento, disegnando anche la faccia di Any Other. Il che mi fa venire voglia di pubblicare la versione da completo inetto che avevo prodotto io, giusto per aumentare il livello di stima nei confronti di Livia. Ma no. Fa lo stesso.