Archivio mensile:settembre 2013

domenica 29 settembre: hilo

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Ecco, ieri notte ho sentito che in una mensa universitaria hanno lanciato un’applicazione che si chiama I-Fame. Che, ovviamente, si legge “Hai Fame”, il che ti fa pensare che forse stiamo esagerando con questi giochi di parole abbastanza brutti che sfruttano l’Ai dell’Iphone. Che poi, l’altro giorno, Carlotta mi ha dato dell’asociale, aggiungendo qualche altro insulto, per il fatto che io non eseguo aggiornamenti e backup con una sistematicità da automa – il nesso sfugge esclusivamente a me –  solo che poi lei ha fatto l’aggiornamento e le si è bloccato tutto, si è molto innervosita e io sono scappato di casa perché avevo paura. Comunque, gli Hilo sono un gruppo misto, tipo quelli del doppio misto, i cui componenti arrivano metà da un posto e metà da un altro, fanno cose non rumorose, che per questa loro caratteristica in sordina a Schiazza piacerebbero molto, e spesso li chiamano a suonare in posti in cui è bene che non si faccia rumore. Poi, una cosa curiosa è che Antonio Canestri, col quale mi sono relazionato dopo che Brazzo Canepazzo Marpione mi ha detto “Ma questi hanno già suonato a Musica Sigillata?” –  creando un pericoloso precedente per futuri concerti a richiesta di gruppi giovani, tipo i Metallica o Meat Loaf, (quant’era bello il video di Meat Loaf ispirato a La Bella e La Bestia?) – ecco, è curioso che Antonio Canestri si sia rivelato a sorpresa il coinquilino di Andrea Provinciali, citato nel post precedente. Bizzarro. Comunque gli HILO – che forse si legge Ai-Lo, tipo un gioco di parole come High Low, roba da mensa universitaria, insomma – arrivano a Musica Sigillata, domenica 29 settembre, sempre alle 20.00 o giù di lì, sempre al Caffè Rubik di Via Marsala 31/d e sempre che riusciamo a fare in tempo ad arrivarci, visto che venerdì e sabato – messaggio promozionale – saremo insieme ad Hilo con Action Dead Mouse a Torino e Milano.

Se vuoi votare per giulio all’assemblea di classe, metti il tuo biglietto con scritto giulio nell’urna di cartone sulla cattedra.

giovedì 19 settembre: The Sons Of Anarchy

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Tutti sanno che le serie televisive, da quando c’è internet, lo streaming e tutto il resto, sono tra le cause principali di licenziamenti, occhiaie e morti in solitudine davanti allo schermo tipo Infinite Jest. Carlotta ed io siamo appassionatissimi di Breaking Bad e Dexter, delle prime due stagioni di Misfits e di due episodi di Black Mirror, il quale ci è stato consigliato da Andrea Provinciali, quella volta che è venuto a Bologna con Marco Celentano ed insieme hanno assistito alla caduta di un albero  da un tetto causa neve in Via Oberdan. Tutto questo per dire che non ho mai visto una dico una puntata di Sons Of Anarchy, che deve avere invece avuto una grande influenza su Raffaele Benevento e Andrea Perillo, basso e batteria degli …A Toys Orchestra, se è vero che quando nel 2003 hanno deciso che sarebbe stato bello fare un progetto parallelo ed elettronico, hanno preso in prestito il nome proprio da questa serie che – apprendo da wikipedia – narra le vicende di un club di motociclisti  ed è ambientata nella città immaginaria di Charming, situata nella Valle di San Joaquin in California. Ora, tutti speriamo che, quando inaugureranno la parte finale della seconda stagione di musica sigillata, giovedì 19 settembre al Caffé Rubik di Via Marsala 31/d, non entrino tanto nel personaggio da sfondare le vetrine con delle rumorosissime motociclette truccate. Speriamo anche che ci sia tanta gente. E che Schiazza, in trasferta a Chieti, non senta fischiare troppo le orecchie mentre siede davanti alla televisione a guardare le repliche di Uomini e Donne, il suo programma preferito, capace di smuovere sentimenti contrastanti e di solleticare una sensibilità sopita dietro la dura corteccia abruzzese che lo contraddistingue.
Appuntamento alle 20.00 ma se arrivi prima è meglio perché così non ti perdi l’inizio della fine.

Vedo che non hai perso il vizio di usare il dentifricio per seccare i brufoli. Comunque, se vuoi, mi è avanzato un Topexan del 1997. Lo trovi nel cassetto del tavolo di radica. Vicino a quel mozzicone di sigaro scadente. E sappiamo tutti di chi è.