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DOMENICA 26 APRILE: MUSICA SIGILLATA VOL.3 – OBSOLET RELEASE PARTY

Copertina Obsolet

Ce l’abbiamo fatta. No, ce l’avete fatta. La compilation con un brano per ogni artista costretto a proporre un concerto sottovuoto nel corso di quella che – allo stato attuale – è l’ultima storica stagione di Musica Sigillata, è finalmente pronta. Ha doppia nazionalità, perché una parte arriva dall’Inghilterra e l’altra da Eboli, dove Manuele Altieri, nella solitudine della propria cameretta piena di dischi e mozzarelle, ha elaborato l’artwork che consegna alla storia un unico essere metà uomo e metà donna, i cui protagonisti sono incollati in un limone durissimo, mentre all’interno c’è un bel ghiacciolone bianco, il colore che caratterizza quelli che magari inizialmente erano all’amarena o alla menta ma che alla fine costano meno perché sono usati, come dice Schiazza.
La presenteremo e la consegneremo agli aventi diritto domenica 26 aprile, nel corso di un release party organizzato in collaborazione con l’ancorapuzzolentedilattematerno Associazione Culturale OBSOLET, nata – dopo mesi di laceranti riflessioni, spezzate da rigeneranti incursioni nella techno – dall’esperienza di ChillWave Open Air. Lo spirito rimane lo stesso, le facce pure, ma gli oriundi (tipo Sivori) bolognesi, arrivati da luoghi non degni di nota e non certo per fare i dog sitter o gli scucchiaiatori al Festival della Zuppa, provano a darsi un tono, festeggiando l’avvenimento come fanno i vecchi – e sicuramente da qui il nome – nel bar di fiducia, il Caffè Rubik, accompagnati dai dischi dell’amico JellyBoy. Dalle 17 alle 22, extended djset tra l’obsolescenza delle musicasette e quella dei portici bolognesi. Questa domenica pomeriggio, marchio inconfondibile di chi si è sostituito in passato alle margherite nel parco, è organizzata per autofinanziare la fondazione dell’Associazione e la progettazione delle prossime iniziative primaverili.
Una precisazione. Esistono 67 esemplari dell’audiocassetta “Musica Sigillata Vol.3” – ti chiedi, “perché volume 3?” e ti rispondi che Musica Sigillata esisteva pure prima e che in un periodo di musica liquida questo è già sufficiente per ipotizzare l’esistenza di due leggendarie compilation – ne esistono, dicevo, 67 esemplari. 41 spettano di diritto ai finanziatori. Ne rimangono – se la matematica non è un’opinione – 26, che possono essere acquistate alla cifra di 10 euro cadauna.

La tracklist da pelle d’orso sulla schiena è la seguente:

Lato “A come Avventura”
1. Le Man Avec Les Lunettes LMALL – Former Leader
2. HHAVAHH – Giovedì
3. Nelcaso – Come Out
4. Girless & The Orphan – Wings behind our backs
5. Kill Your Boyfriend – Dexter
6. His Clancyness – Gold Diggers

Lato “B come Bravura”
1. Quakers And Mormons – Worms
2. Urali – The Flux
3. The Sleeping Tree – Jah Guide
4. Caso – Fiato Corto
5. BRACE – Piedini

Se siete finanziatori – non finanzieri – e per qualche oscura ragione non vi presenterete domenica o in futuro, vedremo di farvi avere comunque il frutto del nostro duro duro duro lavoro.  

Le registrazioni belle sono di Andrea Melega. Quelle – non c’è bisogno di dirlo – volutamente lo-fi sono frutto dei miei studi presso Abbey Road.

PIEDE PERNOD

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Nell’anno sabbatico di Musica Sigillata, abbiamo deciso di spostarci in un’altra zona della città – la città è Bologna – e di fare questa cosa, che praticamente ora te la spiego così. Seguimi, immaginami con un un’asta tipo stecca da biliardo e una lavagna davanti.

Il piede perno è quel piede sul quale ti giri ma fondamentalmente resti fermo. Se sei bravo, muovendoti sul piede perno, puoi riuscire più o meno a fare tutto. Persino il caffè in un monolocale o passare l’aspirapolvere in un bagno di dimensioni contenute. Persino, contemporaneamente, una mostra e un concerto.
Noi che facevamo Musica Sigillata, quindi, abbiamo pensato di fare qualcosa di un po’ diverso. Al Pastis di Via Belvedere7 – che è di fronte al Mercato delle Erbe – ogni due settimane, giorno più giorno meno, un concerto e una mostra, che insieme fanno un motivo per esserci. Come il pernod e l’acqua che servono per fare il Pastis. Se ci metti solo l’acqua, è acqua. Se ci metti solo il Pernod, lo sai. Se invece li metti tutti e due, viene fuori il Pastis. Ma guarda un po’.
Ecco, quindi, ogni due settimane, il Pernod di un concerto acustico e l’acqua di una mostra, con tenitura bisettimanale. Perché ci sembrava un po’ improbabile fare un concerto di due settimane e una mostra di un giorno.
Fine.

MUSICA SIGILLATA 2014 FREE DOWNLOAD

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Dopo un lavoro che neanche lo sapete cosa ha significato, siamo riusciti finalmente a fare la prima delle cose che avevamo promesso. Da oggi, più o meno con cadenza giornaliera, metteremo online i concerti di questa esaltante ultima stagione di Musica Sigillata al Caffè Rubik.

Li trovate QUI

Ci sono sono quelli di chi ci ha concesso gentilmente l’autorizzazione. Chi non lo ha fatto, aveva i suoi motivi. Non biasimateli. In ogni caso, contiamo di produrre la cassetta del destino – come da programmi – appena avremo due minuti liberi. Lì ci saranno tutti. Ma proprio tutti tutti.
Nei piani, avremmo dovuto garantire la possibilità di scaricare i concerti solo a chi aveva dato una certa cifra. Ma alla fine, non ce ne vogliate, abbiamo deciso di concederla a tutti.
Il download è gratuito. Se volete darci qualcosa, sappiate che andrà ad aggiungersi alla cifra che spenderemo per produrre l’audiocassetta.

E questo è quanto.

MUSICA SIGILLATA SOUNDTRACK

Volevamo dirvi che stiamo lavorando per la compilation di Musica Sigillata, perché ogni promessa è debito.
Ma, in realtà, quello che volevamo fare sul serio era trovare una scusa per pubblicare questa splendida GIF delle due nuove bariste del Rubik.

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martedì 29 luglio: Kill your boyfriend

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Treviso è famosa principalmente per Benetton e per il radicchio. Il che è un bene, perché io sono ghiotto di radicchio. Ha un bel colore. E poi è amaro. Io non so se tutto questo ha a che fare con i Kill Your Boyfriend, che praticamente sono qualcosa al confine con la new wave e lo shogaze, però fatto sta che a loro, che sono di Treviso, tocca il compito di chiudere questa stagione di Musica Sigillata, in un giorno tremendo della settimana, di un mese orribile, in cui tutti sono disposti a farsi un milione di ore di coda in autostrada per bagnarsi i piedi nelle alghe e le coppie con figli litigano in macchina e fuori dalla macchina e alla fine si lasciano e il bambino piange e chiede “siamo arrivati?”. Che poi, hai visto, sono tutti incazzati con le previsioni del tempo, in Riviera. Comunque, la questione è: se non vieni a Musica Sigillata martedì 29 luglio, poi non ci vieni più. Mai più. Bisogna ritirarsi finché si è all’apice. Ma noi non saremo mai all’apice. Quindi, facciamolo ora, finché siamo in tempo.

E’ una festa, come i funerali in cui tutti sono felici.
Ci vediamo alle 20.00, minuto più ma anche meno, al Caffè Rubik di Via Marsala 31/d.
Per quella cosa delle cassette, ci risentiamo quando saranno pronte. Se dovete riscuotere il cocktail sigillato, ora o mai più.
E questo. È. Tutto.
Se non che una volta mi hai detto “Dovresti toglierti quel ghigno dalla faccia”.

domenica 27 luglio: quakers & mormons

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La verità è che un trasloco ti risucchia tutto. Ma proprio tutto. E se ci aggiungi anche una ristrutturazione infinita, le cose si complicano. Questo per dire che, scomparsa la palma simbolo e con le piscine gonfiabili disperse negli scatoloni, sarà molto difficile che quest’anno si ripeta l’ormai tradizionale appuntamento con Mar Sala. Ma quello che conta è che domenica 27 luglio, a Musica Sigillata, arriva, in versione solitaria, Quakers & Mormons, il progetto più bello e scuro di Maolo Torreggiani,  dopo il tentativo di parmigiana coi fichi caramellati. L’ex anoressico golden boy dell’enogastronomia felsinea – al quale, per inciso, dovete il raggiungimento del budget che ha permesso questa edizione della rassegna anticommerciale per eccellenza – si presenta in solo con tutti i suoi aggeggi strani al Caffè Rubik di Via Marsala 31/d. Lui sta dentro. Voi state fuori. Facile. Alle 20.00 o giù di lì.

Non aggiungo altro perché è tutto scritto sul menu.
Quando ho acceso le casse, ho sentito un rumore. Ma veniva da dentro.

venerdì 11 luglio: nelcaso

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Senti, non mi era mai successo di dover rimandare un concerto causa maturità e invece ecco, con i Nelcaso, questo è accaduto. Perché loro sono giovanissimi, sul serio, e io ad averli chiamati a suonare, mi sento un po’ Pippo Baudo. Perché poi, tu dici, questi sono ragazzini e i ragazzini, quando cominciano a suonare insieme, lo sai, fanno roba tipo punk suonato malissimo e musica che non è proprio musica ma una roba così, che fai tanto perché hai preso 4 in matematica e hai voglia di sfondare un muro con il banco. E invece, guarda un po’, i Nelcaso, quando li ho sentiti a Bellaria, neanche riuscivo a vederli per la gente che c’era e suonavano cose che alla loro età non si suonano, tipo il banjo e la tromba. E non so chi stesse cantando, perché non riuscivo a vedere sul serio, ma c’era questa voce bellissima, soffocata, come di uno che ha ancora una brutta tosse ma sta prendendo il Bronchenolo in maniera non troppo metodica né come terapia ma piuttosto come dipendenza. Però, ecco, insomma, io ci terrei molto a vedere tanta gente a Musica Sigillata, venerdì 11 luglio. Lo sappiamo che ci sono tante cose quel giorno. Ma sono tutte dopo. Quindi, questa è una grande scommessa. Che poi, oh, diciamocelo, se non venite, fatti vostri. Noi siamo lì, dalle 20.00 ma anche prima. Al Caffè Rubik di Via Marsala 31/d.

Sono ore che quell’uomo guarda il buco in quell’albero di moquette.

 

giovedì 3 luglio: havah

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Camorani Michele è un ometto ormai. Quando l’ho chiamato a Musica Sigillata, due anni fa, l’ho dovuto praticamente inseguire via mail, ho preso lezioni di stalking e l’ho costretto a presentare il primo disco di HAVAH in versione semi-acustica, cosa che lui non voleva assolutamente fare perché era convinto che avrebbe fatto schifo. Poi invece è stato bello e sono arrivati anche i vigili e i carabinieri dopo due ore che aveva finito. Il 25 aprile scorso si è seduto al tavolino di un bar di vecchi e – con una faccia da amico che ti ha rubato la ragazza – mi ha confessato che la data che avevamo concordato per quest’anno sarebbe saltata perché doveva andare in Cappadocia ma io gli ho detto che non c’era problema e che sarebbe potuto venire a luglio. Lui mi ha risposto “ma farà caldissimo” e io replicato “Esatto”. Quindi, niente, giovedì 3 luglio, HAVAH, che ha fatto uscire un altro disco del cristo, arriva a musica sigillata. Stavolta la formazione è a sorpresa. L’orario, invece, è sempre quello. Il posto anche. Alle 20.00, minuto più minuto meno ma meno che più se vuoi stare sereno. Caffè Rubik di Via Marsala 31/d.

Come diceva mia nonna, i bicchieri di cristallo sono nel mobile dove c’è la candela a forma di Berlinguer.

GIOVEDÌ 26 GIUGNO: URALI

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Questo ragazzo – che tu dici, “ma che faccia simpatica, con questi occhialoni, cosa fa? che è? un programmatore di software? Un campione di Street Fighter in pensione?” – è Tonelli Ivan, la mente che sta dietro a Stop Records e nuovo acquisto dei Cosmetic ma soprattutto un chitarrista del cristo e della madonna, che ha fatto un progetto mostruoso, che si chiama Urali ed è una cosa di una bellezza davvero rara, che suona come una cascata di note di riverberi e poi a un certo punto arriva un’esplosione satura che è tutta chimica e geografia. Inoltre, egli è un bravissimo ragazzo dallo spiccato accento romagnolo che non sono mai riuscito a vedere dal vivo, perché – quando ha suonato qui a Bologna – sono arrivato che già aveva messo la chitarrina nella custodia e parlava con una ragazza che sosteneva di essere davvero molto bella. Ad ogni modo, Urali arriva giovedì 26 giugno a Musica Sigillata, nell’ennesima data in cui il fonico Andrea Melega ci abbandona giustamente per andarsi a guadagnare il pane. Il che pare piuttosto comprensibile. Quindi, dopo l’irreale data di Sleeping Tree, in cui la gente stava zitta e persino le macchine rallentavano, Urali ci porta la propria massiccia presenza al Caffé Rubik di Via Marsala 31/d. Alle 20.00 ma anche prima non ci offendiamo.

Vai col  copiaincolla: “se sei tra quelli che hanno offerto 10 euro per la causa di Musica Sigillata, presentando la ricevuta della tua donazione – anche sullo schermo del tuo avanzatissimo smartphone – avrai diritto a un drink omaggio gentilmente offerto da Edoardo Schiazza. Ecco”.
Sai che c’è? Che una volta ho visto un granchio uscire da quel buco.

lunedì 16 giugno: the sleeping tree

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Allora, non è che tu, fonico Andrea Melega, mi arrivi un giorno e mi convinci a rifare Musica Sigillata, offrendomi le tue prestazioni a titolo gratuito e poi pensi che sia finita qui. Tu prendi il tuo bel computerino, ti fai le tue ricerchine e mi proponi dei musicisti coi quali vorresti condividere i mille gradi che caratterizzano l’interno del bar mentre egli suona e il pubblico fuori si sventola con ventagli di fortuna, le ambulanze rallentano per controllare i primi casi di svenimento e i vicini compongono il numero dei carabinieri perché infastiditi dal fatto che la gente si diverta in maniera alternativa alla partita di calcio in televisione. Che ci sono i Mondiali e solo una cosa dobbiamo fare. Comunque, è così che Andrea Melega mi ha detto di chiamare The Sleeping Tree. Poi, non è che tu mi dici una cosa e io la faccio, altrimenti, ad ascoltare Schiazza, avremmo Peppino Di Capri, un giorno sì e uno no. Comunque, io, questo Giulio Frausin, l’albero che dorme, me lo sono andato ad ascoltare e mi è talmente piaciuto che l’ho chiamato senza neanche fare finire la canzone. Lui ha detto ok. Poi Simone de La Tempesta ha detto ok. Insomma, tutti hanno detto ok. E lunedì 16 giugno, dopo il nubifragio previsto dal meteo, The Sleeping Tree – già bassista nei Mellow Mood (e quindi questo concerto è la cosa con meno gradi di separazione dal reggae che vedrete mai in vita vostra a Musica Sigillata) e che ha fatto uscire per La Tempesta, appunto, questo disco che si chiama “Painless” – arriva a Musica Sigillata, al Caffè Rubik di Via Marsala 31/d. Suonerà, Rosanna Moschetta permettendo, alle 20.00 o giù di lì. E se arrivate prima, olè.
E, amico distratto che mentre parlo ti volti a guardare i graffiti di gesù, ti ricordo che – copiaincolla, aiutami tu – “se sei tra quelli che hanno offerto 10 euro per la causa di Musica Sigillata, presentando la ricevuta della tua donazione – anche sullo schermo del tuo avanzatissimo smartphone – avrai diritto a un drink omaggio gentilmente offerto da Edoardo Schiazza. Ecco”.

 

Ho fatto un sogno strano stanotte. In un supermercato facevamo una gara sui carrelli. Al terzo giro, ti ho superato. In prossimità dei corn-flakes.