La presenteremo e la consegneremo agli aventi diritto domenica 26 aprile, nel corso di un release party organizzato in collaborazione con l’ancorapuzzolentedilattematerno Associazione Culturale OBSOLET, nata – dopo mesi di laceranti riflessioni, spezzate da rigeneranti incursioni nella techno – dall’esperienza di ChillWave Open Air. Lo spirito rimane lo stesso, le facce pure, ma gli oriundi (tipo Sivori) bolognesi, arrivati da luoghi non degni di nota e non certo per fare i dog sitter o gli scucchiaiatori al Festival della Zuppa, provano a darsi un tono, festeggiando l’avvenimento come fanno i vecchi – e sicuramente da qui il nome – nel bar di fiducia, il Caffè Rubik, accompagnati dai dischi dell’amico JellyBoy. Dalle 17 alle 22, extended djset tra l’obsolescenza delle musicasette e quella dei portici bolognesi. Questa domenica pomeriggio, marchio inconfondibile di chi si è sostituito in passato alle margherite nel parco, è organizzata per autofinanziare la fondazione dell’Associazione e la progettazione delle prossime iniziative primaverili.
Una precisazione. Esistono 67 esemplari dell’audiocassetta “Musica Sigillata Vol.3” – ti chiedi, “perché volume 3?” e ti rispondi che Musica Sigillata esisteva pure prima e che in un periodo di musica liquida questo è già sufficiente per ipotizzare l’esistenza di due leggendarie compilation – ne esistono, dicevo, 67 esemplari. 41 spettano di diritto ai finanziatori. Ne rimangono – se la matematica non è un’opinione – 26, che possono essere acquistate alla cifra di 10 euro cadauna.
La tracklist da pelle d’orso sulla schiena è la seguente:
Lato “A come Avventura”
1. Le Man Avec Les Lunettes LMALL – Former Leader
2. HHAVAHH – Giovedì
3. Nelcaso – Come Out
4. Girless & The Orphan – Wings behind our backs
5. Kill Your Boyfriend – Dexter
6. His Clancyness – Gold Diggers
Lato “B come Bravura”
1. Quakers And Mormons – Worms
2. Urali – The Flux
3. The Sleeping Tree – Jah Guide
4. Caso – Fiato Corto
5. BRACE – Piedini
Se siete finanziatori – non finanzieri – e per qualche oscura ragione non vi presenterete domenica o in futuro, vedremo di farvi avere comunque il frutto del nostro duro duro duro lavoro.
Le registrazioni belle sono di Andrea Melega. Quelle – non c’è bisogno di dirlo – volutamente lo-fi sono frutto dei miei studi presso Abbey Road.