Archivio mensile:settembre 2012

mercoledì 3 ottobre: cosmetic (bart solo)

Mia nonna ha quasi cento anni e tiene sul comò della sua camera  – che sembra una stanza di Versailles in cui c’è anche una dormeuse sulla quale ho fotografato Gessica Ambrosetti che fa pose napoleoniche – mia nonna conserva un barattolo tondeggiante senza scritte e dentro c’è quello che lei chiama il cremone. Ecco, questo è l’unico tipo di cosmetico che mia nonna ha conosciuto, credo, da quando ha avuto l’età per mettersi qualcosa in faccia. Quindi, io non lo so se i Cosmetic si siano seduti intorno a un tavolo a discutere se chiamarsi Cosmetic o Cremone, però insomma, forse lo hanno fatto e adesso, per aprire il programma di ottobre si presentano a musica sigillata mercoledì 3 ottobre, per l’appunto, in una formazione ridottissima che vede il solo Bart impegnato nell’impresa di non consumare tutto l’ossigeno garantito all’interno del Caffè Rubik. Io credo che non ci sia bisogno di spiegare cosa fanno o chi sono i Cosmetic però se hai un computer – e io credo che tu ce l’abbia – puoi andare a dare un’occhiata e a sentirti qualcosa. Sono uno dei migliori gruppi italiani dopo i Ricchi e Poveri. Se non ci sei, ti mandiamo nella giunta della regione Lazio a fare i toga party. Se ci sei, fatti riconoscere con un garofano appassito alle 19.45 al Caffè Rubik di Via Marsala 31/d.

Sul giornale ho letto che hanno ritrovato le chitarre dei Sonic Youth dopo 13 anni. Erano qui.
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mercoledì 26 settembre: three lakes

Allora, c’è poco da dire. Three Lakes, se lo cerchi su google, è un puntino rosso sulla carta geografica del Wisconsin, diviso in sezioni come quando vedi il disegno della vacca dal macellaio, dove ad ogni numero corrisponde una parte che poi ti mangi alla grigliata di Pasquetta. Però, vedi, se tu cerchi meglio – che, se non sbaglio, geografia è quasi stata abolita come se sapere con cosa confina la Polonia fosse un crimine – scopri che Three Lakes è anche una persona che prima suonava in un gruppo e che poi ha deciso di suonare da solo ma che – poiché la solitudine è una brutta bestia – alla fine si è chiamato come se fosse un gruppo che è abbastanza normale pensare sia composto da tre persone. E infatti, a musica sigillata, Three Lakes arriva in trio, mercoledì 26 settembre. Ha fatto uscire un EP, l’anno scorso, che si chiama Four Days e che contiene sei canzoni ed è edito da 6×6 Records. Ecco, vedi, più che geografia, avresti dovuto impegnarti in matematica. Così non avresti problemi a capire che tutto questo dà come risultato Luca Righi che prende la chitarrina e fa un folk dilatato e lento che a me ricorda quei paesaggi dei film western in cui passano cumuli di polvere, anzi, non so cosa sono, ogni quarto d’ora. E’ bello. Vieni al Caffè Rubik di Via Marsala 31/d alle 20:00, ma anche prima se vuoi parlare con Carlos Santana, che ha detto che forse passa ma prima deve andare dal barbiere.

A Mantova c’è il Palazzo Ducale. Nella stanza dove ora c’è la sala da biliardo, ti ho lasciato un biglietto. E dice questo.

venerdì 21 settembre: Girless & the Orphan

Ecco. E’ successo praticamente che Francesca Piazzi, dopo uno dei primi concerti di musica sigillata mi ha detto in un orecchio “secondo me, dovresti chiamare Girless & the Orphan, che li ho visti ieri sera e sono molto bravi”. Io generalmente non accetto consigli dagli sconosciuti e infatti, visto che Francesca Piazzi non è una sconosciuta, ho detto “dai, ora li vado ad ascoltare”. Quindi, sai cosa ho fatto? Sì, beh, te lo puoi immaginare, dal momento che il titolo di questo post è “venerdì 21 settembre: girless & the orphan”. Cioè, prima me li sono andati ad ascoltare e mi sono molto piaciuti. Quindi gli ho scritto e ho detto, dai, venite. E loro hanno detto; sì, che bello. Praticamente sono in due e suonano una cosa che si chiama, aspetta, si chiama, fuzz folk punk o qualcosa del genere. Comunque, hanno fatto uscire due EP e uno Split e quando li ho chiamati loro hanno detto che venivano in settembre perché poi in ottobre gli usciva il nuovo disco e quindi poi non potevano più venire. Che è un  po’ come alle medie, quando dici a una tua compagna di classe che ha ordinato le tette per posta prioritaria se vuole venire a prendere il gelato e lei ti dice “sì ma prima delle quattro perché poi viene Lorenzo Lamas a prendermi con la moto”. Comunque, sulla carena, puoi incidere venerdì 21 settembre, al Caffé Rubik di Via MArsala 31/d, alle 20.00 ma se arrivi prima è meglio, perché ci sono i panini con le unghie di pitbull. Gnam.

Ti ho lasciato le chiavi nel cestino in lanacotta. Come fai a tenerti certe cose in casa? Le hai trovate? Sono qui.

P.S. Oh, hai visto come è maledetta la foto qui sopra? Tipo, con la birra nel mezzo e tutti i rottami intorno.

venerdì 14 settembre: rigolò

Questa cosa non l’ho capita. Una volta sono andato al matrimonio di un mio amico solo per vedere se lui si sarebbe presentato. Nel momento in cui scrivo, i Rigolò sono probabilmente su uno di quei traghetti che dalla Sardegna portano i sardi e i non sardi verso il continente, quindi non ho capito esattamente cosa succederà, visto che Isa di Indipendead mi sta dicendo da giorni “Beh, i Rigolò sono in Sardegna, al massimo canterà una pecora”, allora io mi chiedo cosa sta succedendo. Sarebbe un peccato perdersi i Rigolò, che sono fondamentalmente due terzi degli ex Comaneci, vocalizzati da una pecora. Comunque io ci spero. Anche voi sperateci. Loro fanno una cosa tipo new folk che sfocia in territori ambient e noise. In un pezzo, all’inizio, c’è un bambino che canta cose strane che fanno un po’ paura, come in quei film di paura in cui un giovane è in una stanza vuota dove è stato massacrata una famiglia e si sente solo la voce di un bambino che canta qualcosa e allora il giovane comincia comprensibilmente a temere di avere fatto un terribile errore ad entrare in quella casa. Ad ogni modo, segna sull’agendina: Rigolò, venerdì 14 settembre a musica sigillata. Caffè Rubik, Via Marsala 31/d. Ore 20.00 ma se arrivi prima ti puoi ordinare anche un carcadè.
Per inciso, alla fine il mio amico è arrivato al matrimonio. Si è sposato. Poi l’abbiamo buttato in piscina. E lui si è aggirato per tutta la giornata in questa villa sulle colline indossando i pantaloni bianchi di sua cugina. Uno spettacolo agghiacciante.

In mezzo alla brughiera, ci sono le foglie secche. Sotto le foglie, c’è la terra. Guarda meglio.

Rigolò è il nuovo progetto di Andrea Carella, exComaneci, nato nel 2010 e ascrivibile a quel cantautorato malinconico e riflessivo di marca americana che gli è sempre stato congeniale. Col passare del tempo però la band si è arricchita non solo di nuovi protagonisti (Jenny Burnazzi, anche lei ex Comaneci, al violino, eMassimiliano Rassu al basso) ma anche di nuove suggestioni sonore. Una specie di nu-folk che arriva a sconfinare spesso con sonorità cinematografiche d’antan e addirittura noise. “